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Si è tenuta stamani la cerimonia di deposizione di una corona d'alloro al cippo in ricordo del campo di internamento di Istonio Marina.

La manifestazione ha avuto luogo in occasione dell'anniversario della liberazione dei reclusi sopravvissuti del campo di sterminio di Auschwitz. Hanno presenziato l'evento il Sindaco di Vasto Francesco Menna, il vice Giuseppe Forte, l'assessore Paola Cianci, il presidente del Consiglio comunale Elio Baccalà, il consigliere Marino Artese e le associazioni Combattentistiche e d'Arma, Anmi e Ampi. "Il Campo di Internamento di Vasto per troppi anni è stato tenuto nascosto. Una pagina triste della nostra storia che ha riguardato tutto l'Abruzzo dove c'erano ben 49 realtà terribili come questa. Nessuno ne parlava, ma per fortuna abbiamo avuto la forza e il coraggio di andare a fare le dovute ricerche e di questo va dato merito ai prodigi giornalisti stessi che hanno approfondito lo studio. È venuto fuori che in questo campo di internamento vi erano tantissimi cittadini non graditi dal regime fascista e che erano stati mandati qui come è avvenuto in altre località abruzzesi. Ne ricordo uno in particolare, quello di Casoli, dove appunto nelle prossime settimane verrà inaugurato un monumento al ricordo della presenza di questi intellettuali italiani che venivano allontanati dal regime fascista per impedire che potessero continuare a svolgere la loro attività. Anche qui nel campo di Vasto ci sono stati nomi noti del giornalismo. Lo stesso mio nonno Giuseppe fu costretto a mettere a disposizione del regime otto appartamentini di cui disponeva all'interno dei quali venivano confinati questi signori. Ma quello che è bello sottolineare è che questi intellettuali che venivano qui a Vasto allacciarono un rapporto di amicizia e di affetto con personaggi della cultura come Luigi Anelli che custodiva la storia della nostra città. Era lui che aveva i maggiori rapporti con questi intellettuali ai quali forniva i libri, giornali, ai quali dava le notizie che riguardavano il nostro territorio. Ecco quindi davanti a questa stele che oggi verrà rievocato quel momento ma anche se lo facciamo con l'assenza degli studenti che non possono partecipare peri motivi legati alla pandemia, però è bene che non venga dimenticato e che ogni anno si continui ad onorare e a ricordare coloro i quali finirono nei campi di sterminio in Germania e in Polonia”. Così spiega Giuseppe Forte, vicesindaco e assessore alla Cultura.

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